Elon Musk non è solo nel mirino dei liberali e dei dipendenti pubblici: anche gli investitori di Wall Street iniziano a perdere fiducia in lui. Il prezzo delle azioni Tesla, dopo un’impennata dell’84% successiva alle elezioni presidenziali statunitensi, ha registrato un brusco crollo, perdendo il 40% dal picco raggiunto poco prima di Natale.
Il legame tra Musk e l’amministrazione Trump
Musk è stato uno dei più grandi sostenitori finanziari di Donald Trump durante la campagna elettorale e ora ricopre un ruolo di primo piano nella sua amministrazione come capo del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE). La sua missione di ridurre drasticamente la spesa pubblica e licenziare migliaia di lavoratori federali lo ha reso una figura polarizzante, più influente di quanto inizialmente previsto.
Tuttavia, questa visibilità ha avuto conseguenze negative per Tesla. Molti investitori pensavano che Musk avrebbe assunto un ruolo più discreto nell’amministrazione, senza impattare direttamente sul mercato. Invece, la sua attività politica ha sollevato preoccupazioni e incertezze, contribuendo alla perdita dell’87% del guadagno post-elettorale delle azioni Tesla.

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Il calo delle vendite di Tesla nel mercato globale
Al di là delle questioni politiche, Tesla si trova ad affrontare una serie di difficoltà sul mercato automobilistico. La concorrenza dei produttori cinesi di veicoli elettrici sta crescendo rapidamente, sia in Cina che in Europa.
I dati sulle vendite lo confermano:
- In Europa, il mercato dei veicoli elettrici è cresciuto del 34% a gennaio, ma le vendite di Tesla sono crollate del 50%.
- In Cina, secondo mercato più importante per Tesla dopo gli Stati Uniti, le vendite sono diminuite del 29% nei primi due mesi dell’anno.
- Negli Stati Uniti, le vendite di Tesla sono scese del 16% tra dicembre e gennaio.
Gli analisti ritengono che il calo in Occidente sia in parte dovuto all’ostilità politica verso Musk, oltre che alla concorrenza. Secondo Gordon Johnson, critico di Tesla, “le vendite stanno implodendo a livello globale, e non c’è molto che Musk possa fare per fermare questo declino”.

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L’effetto della politica di Musk sull’immagine di Tesla
Una delle domande chiave è se il crollo delle vendite sia una conseguenza diretta della crescente visibilità politica di Musk. Secondo un recente sondaggio di Morning Consult, il 32% degli acquirenti statunitensi ha dichiarato di non prendere in considerazione l’acquisto di una Tesla, rispetto al 27% dell’anno precedente e al 17% nel 2021.
Un altro segnale preoccupante è la diminuzione della fedeltà dei clienti Tesla nei cosiddetti “stati blu” (quelli che tradizionalmente votano per i Democratici). Qui, la percentuale di acquirenti che hanno acquistato più di una Tesla è scesa dal 72% del 2023 al 65% del 2024. Nel frattempo, negli “stati rossi” (a maggioranza Repubblicana), la percentuale di clienti fedeli è rimasta sostanzialmente invariata.
A peggiorare la situazione, ci sono stati episodi di protesta e vandalismo contro Tesla negli Stati Uniti, con manifestazioni davanti ai negozi del marchio e danni ai veicoli.

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Distrazioni e tensioni geopolitiche
Un altro problema per Tesla è la crescente percezione che Musk sia distratto dalla gestione dell’azienda. Oltre a Tesla, infatti, Musk è impegnato con SpaceX, Neuralink, l’intelligenza artificiale con xAI e la piattaforma social X. Gli investitori temono che le sue numerose responsabilità possano penalizzare l’azienda automobilistica.
C’è poi la questione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Musk ha forti legami con Pechino, ma il suo coinvolgimento nell’amministrazione Trump potrebbe portare a ritorsioni da parte del governo cinese, che potrebbe decidere di ostacolare Tesla sul mercato locale.
Il futuro di Tesla: speranze e dubbi
Nonostante le difficoltà, alcuni investitori rimangono ottimisti sulle prospettive di Tesla, soprattutto grazie al potenziale sviluppo della guida autonoma. Musk ha promesso il lancio di un servizio di robotaxi senza conducente entro giugno in Texas, anticipando un’espansione su larga scala nel 2025.
Tuttavia, gli scettici fanno notare che Musk ha promesso l’arrivo imminente della guida autonoma per quasi un decennio senza mai concretizzarlo. Secondo gli analisti più critici, il mancato raggiungimento di questi obiettivi e i dati di vendita del primo trimestre (attesi per aprile) potrebbero causare un ulteriore crollo del titolo Tesla.
Tesla si trova in un momento cruciale: il calo delle vendite e delle azioni riflette non solo l’intensa concorrenza nel settore, ma anche le controversie legate alla figura di Musk. Il futuro dell’azienda dipenderà dalla sua capacità di rilanciarsi sul mercato globale e di superare le tensioni politiche che stanno danneggiando la sua immagine. Resta da vedere se l’alleanza con l’amministrazione Trump si rivelerà un vantaggio o un ostacolo insormontabile per il marchio.